Pubblicato 2023-06-07
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Copyright (c) 2023 Anna Chiara Corradino

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Abstract
Eco è stata a lungo considerata un'estensione della storia di Narciso e spesso segregata dalla critica a un destino di banale specularità della figura maschile. Tuttavia, la ninfa, in quanto simbolo dell'espressione vocale, ha già di per sé una notevole rilevanza culturale e artistica spesso trascurata, ma disseminata attraverso diversi secoli e forme artistiche. L'obiettivo di questo studio è quello di porsi tra le interpretazioni contemporanee del mito, con particolare riguardo per “l’estasi femminista” insita nel suo destino mitologico e, basandomi sullo studio di Lidia Curti sulle “voci dell'altra”, far emergere l'agency femminile proposta dalle storie di Eco come simbolo delle possibili voci della subalterna. Questo è reso chiaro tramite l’analisi di alcune opere artistiche fondamentali antiche e moderne sul mito (come quelle di Ovidio, Longo Sofista, Giambattisto Marino, Alexandre Cabanel e in ultima istanza attraverso il film Her di Spike Jonze). La ricerca dimostra come Eco abbia il potere di infondere un nuovo significato a ciò che sente e ripete, sfidando e trascendendo così le limitazioni imposte dalle narrazioni che tentano di confinare la sua voce nel linguaggio normativo, nel testo, nel corpo e nel corpo del testo.