Pubblicato 2023-12-20
Come citare
Copyright (c) 2024 Nicoletta Vallorani

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Abstract
Nel ricapitolare l’eredità di Lidia Curti, la mia riflessione segue un percorso che vuole essere al tempo stesso personale e istituzionale e che intreccia femminismo e decolonialità, cercando di coniugare il posizionamento politico femminista con la consapevolezza di un ruolo preciso da studiosa e da docente. Da tutti questi punti di vista, la figura di Lidia Curti è concepita come uno snodo di relazioni importanti, risolutamente orientate verso un orizzonte transnazionale e postumano. Attraverso riferimenti critici che vanno da Raymond William a bell hooks, attraverso le riflessioni teoriche di Rachele Borghi e Liana Borghi, costeggiando la rivoluzione degli affetti di Vassallo e la teoria delle crepe di Bayo Akomolafe, costruisco il mio personale ripiglino harawayano per dar forma al ruolo e alla rilevanza del profilo di Curti nella mia formazione umana e professionale.